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21 dicembre, il giorno che accomuna Vittorio Pozzo ed Enzo Bearzot: ecco perché

Hanno tante cose in comune, Vittorio Pozzo ed Enzo Bearzot.

Innanzitutto, hanno scritto la storia del calcio italiano, conquistando i primi tre mondiali dell’Italia: due titoli per Vittorio Pozzo negli anni ’30, uno per Enzo Bearzot, detto ‘Il Vecio’, a distanza di quasi 50 anni.

Poi, sono i Ct con il maggior numero di presenze alla guida degli azzurri: Vittorio Pozzo guida la classifica con 95 panchine, seguito da Enzo Bearzot con 88 panchine (cui andrebbero aggiunte le 16 del Vecio assieme a Fulvio Bernardini, con cui era subentrato a Ferruccio Valcareggi).

Al terzo posto della classifica, ben distante, l’altro campione del mondo Marcello Lippi con 56 gare alla guida degli Azzurri (come Prandelli).

E Roberto Mancini? A quota 46, potrebbe raggiungere il podio, ma per insidiare i due mostri sacri cui tributiamo questo posto, ci sarà da guidare gli Azzurri ancora un bel po’ (e magari qualificandoci al mondiale in Qatar)

Tornando a Pozzo e Bearzot, poi, hanno in comune l’essere stati al Torino, come giocatori prima (rispettivamente prima del Grande Torino e dopo il Grande Torino) e come allenatori poi (sebbene Bearzot non sa mai stato l’allenatore in prima).

E poi, infine, hanno in comune il 21 dicembre – che è frattanto la data odierna.

Perché?

Se Vittorio Pozzo era morto a Torino il 21 dicembre del 1968, Enzo Bearzot è morto a Milano il 21 dicembre del 2010, 11 anni fa.

E non possiamo che ricordarli quest’oggi, questi due grandissimi del calcio italiano.