Oggi potrebbe essere il giorno dell’esordio in prima squadra di Daniel Maldini, classe 2001 erede della dinastia iniziata dal nonno Cesare e proseguita col padre Paolo.
In realtà, pochi ricordano, Paolo non è stato l’unico figlio di Cesare ad averci provato e a metà degli anni ’90 si affacciò in serie C il fratello minore (classe 1972) Pier Cesare, che poi racconterà al Corriere della sua esperienza viareggina:
“Ho smesso perché non avevo più voglia,l’impegno in C1 e C2 è lo stesso della B o della A. Magari lo stress è inferiore, ma il resto è uguale: le vacanze che finiscono a metà luglio, il ritiro, le amichevoli, il campionato, gli allenamenti una o due volte al giorno. In più ci sono i rischi”.
E così Pier Cesare lasciò perdere e la sua esperienza rimane ad imperitura testimonianza che non tutte le ciambelle non riescono col buco e non tutti i figli ereditano il talento paterno.
E così a fianco di Daniel che da tre anni ormai è nel giro della prima squadra, c’è il fratello maggiore Christian che non ha mai sfondato nel calcio che conta.
E milita nelle fila della Pro Sesto, con cui in questa stagione ha disputato tre partite.
Italo-venezuelano (venezuelano per parte di madre, l’ex modella venezuelana Adriana Fossa) è del giugno ’96 e gioca in difesa come nonno e padre (e a differenza del fratellino, trequartista).
Ma se nonno e padre hanno lungamente vestito il rossonero del Milan, per lui c’è stata la trafila nelle giovanili (con un passaggio per Brescia) prima di girare i campi di provincia vestendo le maglie di Reggiana, Fondi, Fano, Piacenza e dell’Hamrun Spartans – ella serie A maltese.
Oggi, dicevamo, milita nella Pro Sesto ed ha un valore di mercato di 75mila euro secondo Transfermarkt.
10 volte di meno del fratello minore (Daniel) oggi atteso all’esordio dal primo minuto in campionato: sarà davvero il suo momento?
E, per quanto riguarda Christan, arriverà mai per lui il momento di un exploit anche in Italia?