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“Vorrei partire, ma non ho offerte”: la triste fine di un fuoriclasse ma sbocciato del tutto

Javier Pastore, trequartista argentino in forza alla Roma è stato messo tra i cedibili dal club giallorosso ma non trova offerte.

Chiunque lo abbia visto giocare nei suoi primi anni in Europa con la maglia del Palermo non poteva mai immaginare che la carriera di Javier Pastore sarebbe finita in questo modo. Giocatore dotato di una tecnica individuale di primissimo livello, Javier si è presentato al campionato italiano come un potenziale fuoriclasse: le sue accelerazioni palla al piede ricordavano quelle di Kakà, i suoi tocchi da giocolieri e la capacità di nascondere il pallone all’avversario erano degni dei migliori interpreti del genere, a questo si aggiungeva una visione di gioco e una capacità di rifinitura fuori dal comune e una buona propensione alla rete (11 reti in 35 incontri nella seconda stagione).

Il talento mostrato in Sicilia gli è valso l’interessamento del Paris Saint Germain degli sceicchi e per il primo anno sembrava che il club francese volesse puntare forte su di lui. D’altronde nella prima stagione francese ha confermato quanto di buon aveva mostrato in Italia (13 reti in 33 partite e tante, tantissime giocate da fenomeno). La stagione 2012/2013, a 23 anni, doveva essere quella della definitiva consacrazione ed invece è cominciato un lento declino. Sebbene godesse della stima degli allenatori che si sono succeduti, il suo minutaggio in campo è andato scendendo e probabilmente questa mancanza di fiducia (negli anni la concorrenza si è fatta sempre più nutrita) è stato il primo duro colpo.

Alla mancanza di minutaggio presto si sono aggiunti gli acciacchi fisici e alla fine, nell’estate 2018 è stato ceduto alla Roma. Il club giallorosso poteva rappresentare una seconda chance, ma i troppi infortuni e la discontinuità di rendimento lo hanno relegato prima in panchina ed ora tra gli esuberi. Data la situazione, Pastore vorrebbe cambiare aria e sollevare il club dal suo ingaggio, ma il suo desiderio per il momento è frustrato dalla mancanza di offerte:

“Non ho avuto incontri con Mourinho, il club vorrebbe cedermi. Non mi hanno fatto presentare, né allenarmi in modo da far capire al tecnico se poteva puntare su di me oppure no. Mi sto allenando a parte con un gruppo di venti giocatori che la Roma vuole vendere o dare in prestito. Aspettiamo fino alla fine del mercato per vedere quello che succederà. Non ho nulla di concreto, è molto difficile muoversi ora visti i problemi economici legati al Covid. Inoltre nonostante avessi recuperato dall’infortunio, negli ultimi quattro mesi della stagione passata il club non mi ha praticamente fatto mai giocare e questo ha complicato la possibilità di trovare soluzioni perché nessuno mi vede giocare da quasi un anno”.