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Che fine ha fatto Lulù Oliveira, brasiliano di nascita, belga di passaporto, italiano d’adozione?

La vita di Luís Airton Oliveira Barroso, meglio noto come Lulù, può essere divisa in tre parti.

La prima – dalla nascita (nel 1969) ai 15 anni – legata al Brasile: nato in una famiglia poverissima nelle favelas di São Luís – è figlio di un calciatore e fratello di due calciatori.

Il calcio è in casa e dopo i primi calci in Brasile viene convinto da un osservatore argentino a partecipare ad un provino, per poi sbarcare in Europa.

Ed eccoci alla seconda tappa, quella belga: lo accoglierà l’Anderlecht, con cui vincerà un campionato e due coppe del Belgio, oltre ad ottenere la cittadinanza (vestirà quindi la maglia della nazionale: con il Belgio, tra il 1992 e il 1999, 31 presenze e 7 marcature per lui).

Liquidate così prima e seconda parte della vita di Lulù, veniamo alla terza – che dura dal 1992 ad oggi.

Quasi 30 anni di vita, quasi interamente trascorsi in Italia (tranne una breve parte a Malta, che per qualche irredentista potrebbe comunque essere considerata Italia).

Da nord a sud, passando per le isole: Oliveira ha giocato da Venezia a Catania, con le più importanti parentesi a Cagliari e Firenze.

Per lui, in carriera, 247 reti in 727 gare in tutte le divisioni italiane: oltre a tanti anni in A, anni in serie B, in C e anche fra i dilettanti per lui.

Normolineo (175 centimetri X 71 kg) Oliveira è sempre state un attaccante prolifico – da una decina di gol a stagione (trane gli ultimi anni di Serie A, è quasi sempre arrivato in doppia cifra).

Che fa Lulù Oliveira oggi?

Italiano d’adozione, dicevamo, Lulù Oliveira ha preso ad allenare in Italia – soprattutto nelle serie minori(il punto più alto una stagione alla guida della compagine maltese del Floriana):

cinque stagioni complessive alla guida del Muravera (compagine del sud della Sardegna, dove aveva anche giocato in precedenza. Per lui tre esperienze sarde: Cagliari, Nuorese e per l’appunto Muravera) e adesso Wikipedia lo dà alla guida della compagine Juniores del Campodarsego.

Da segnalare, fuori dal campo, una vicenda giudiziaria da cui ne è uscito pulito: denunciato dalla ex moglie, nel dicembre del 2018 è stato assolto con formula piena dall’accusa di stalking.