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Che fine ha fatto Alan Shearer, capocannoniere di Euro 96 e miglior marcatore della Premier League?

E’ un pezzo di storia del calcio inglese.

Forse il più grande pezzo di storia, se è vero che è ad oggi il calciatore con il maggior numero di reti in Premier League ed è stato frattanto tra i primi ad entrare nella Premier League Hall of Fame, istituita nel 2021.

Parliamo di Alana Shearer, 260 gol complessivi nella massima divisione inglese tra Blackburn e Newcastle, senza considerare poi le reti realizzate prima che la massima divisione inglese si chiamasse Premier League (ai tempi, giovanissimo, giocava con la casacca del Southampton e realizzò 23 reti in 118 partite).

Per lui, suo malgrado, una sola affermazione con i propri club (il campionato inglese nella stagione 1994/95 con i Blackburn Rovers, terzo ed ultimo titolo nazionale per la compagine della Rosa rossa).

Ma tante soddisfazioni a livello individuale: è stato tre volte capocannoniere della Premier League, due volte capocannoniere della Coppa UEFA e più volte giocatore dell’anno della Premier League (tre volte: nel 1994, nel 1995 e nel 1997).

Ufficiale e Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico, il carismatico Shearer (dotato di un fenomenale colpo di testa nonostante non fosse alto sopra la media: 183 centimetri per lui e 46 reti di testa in Premier League, dietro solo Peter Crouch) può vantare anche il titolo di capocannoniere dell’Europeo del 1996 disputato in casa – che vide i Tre Leoni uscire in semifinale contro la Germania, a causa del rigore fallito dall’attuale Ct della Nazionale Southgate.

Che fa Alan Shearer oggi?

E se Southgate allena i Tre Leoni, Shearer è un’apprezzata voce della BBC – con cui collabora dal ritiro – ed è ambasciatore per l’Europeo 2020, in corso di svolgimento proprio in questi giorni (e che ha visto l’Inghilterra partire bene superando la complicata Croazia).

Per lui una breve parentesi come allenatore del Newcastle United, sua squadra storica, nell’aprile del 2009 – in sostituzione di Chris Hughton: in 8 gare da allenatore dei bianconeri una sola vittoria e la retrocessione all’ultima giornata.