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Scudetto, Arthur ci crede e carica la Juventus: “Campionato ancora aperto”

Il centrocampista ex Barcellona non si è potuto esprimere al meglio a causa di alcuni infortuni, ma adesso è pronto a dare una mano ai suoi in vista della volata finale.

Giunto a Torino nello scambio con Pjanic, Arthur era la pedina fondamentale nel centrocampo della Juventus. I suoi infortuni, specie quello appena superato che l’ha tenuto fuori un mese, ne hanno limitato l’impatto ed il rendimento in campo. Il brasiliano è fondamentale nella mediana di Pirlo, visto che è l’unico in grado di ordinare il gioco in fase di partenza e l’unico in grado di trovare delle geometrie che possono scardinare le difese avversarie. Rabiot, McKennie (utilizzato più da esterno) e Ramsey (spesso utilizzato come trequartista) sono ottimi giocatori, ma tutti con caratteristiche differenti: preferiscono accelerare palla al piede e sono utili in fase d’inserimento. Bentacurt, invece, è un’incontrista puro che, sebbene sia dotato di buona tecnica, ha mostrato gravi limiti in fase di ricezione e smistamento palla dalla difesa.

In una recente intervista rilasciata a Sky Sport, proprio il rientrante brasiliano carica l’ambiente e rinvia i giudizi sulla stagione a maggio: “E’ presto per fare un bilancio della stagione, il campionato è aperto e lungo. Se vinciamo il campionato o se vinciamo la Coppa Italia, dato che siamo in finale, potrebbe essere una stagione positiva”. Arthur è comunque costretto ad ammettere che l’eliminazione in Champions ha lasciato il segno e rappresenta una delusione: “L’obiettivo più grande che avevamo era la Champions ma quella non possiamo più vincerla, purtroppo. Quindi, dobbiamo solo guardare avanti e provare a vincere tutte le partite che restano, perché non è ancora tutto perso”.

Il brasiliano ha ragione a voler credere nello scudetto, visto che mancano 11 incontri e che già questa settimana (complice il rinvio di Inter Sassuolo) la Juventus può accorciare sulla capolista e arrivare a -7. Con 33 punti a disposizione il discorso non è ancora chiuso e l’Inter si trova costretta a correre se non vuole rischiare di dilapidare un vantaggio cospicuo. Tuttavia bisogna sottolineare che se non dovesse arrivare lo scudetto, e dovesse giungere solo la vittoria in Coppa Italia, si tratterebbe in ogni caso di una stagione deludente visto che i due obbiettivi principali sarebbero stati falliti.