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Juventus un anno dopo: Pirlo a -9 da Sarri, è l’uomo giusto?

Con la sconfitta di ieri contro l’Inter, la Juventus di Pirlo si porta a -9 dal ruolino di marcia tenuto da Sarri la scorsa stagione.

Quella vista ieri contro l’Inter è probabilmente la Juventus più brutta di questa stagione. I bianconeri non sono stati in grado di impensierire gli avversari e sono arrivati alla prima conclusione in porta all’80’ con Chiesa. Tanto basta per raccontare di una superiorità netta da parte della squadra di Antonio Conte e di una squadra che contro le grandi in questa stagione si è quasi sempre sgretolata. Alla sconfitta di ieri, infatti, vanno aggiunti i pareggi con Roma, Lazio e Atalanta. Persino contro un Milan in piena emergenza, gli uomini di Pirlo hanno faticato a vincere la partita (unico scontro diretto a loro favore in questo campionato).

Giunti in prossimità del giro di boa, la Juventus si trova a -7  punti dalla vetta (con una partita in meno rispetto all’Inter) e domani potrebbe trovarsi già a -10. E’ ancora presto per dire se la Juventus sia fuori dai giochi: manca tutto il girone di ritorno e la matematica la tiene (abbondantemente) in corsa. Tuttavia il numero, il livello e la convinzione delle contendenti rispetto ad un anno fa è aumentato ed è una spia d’allarme. Lo scorso anno di questi tempi la Juve era a pari punti con l’Inter in testa alla classifica, ma soprattutto c’era solo la Lazio come unica terza incomoda nella corsa allo scudetto. Oggi la classifica ci parla di un Milan a +7, di Roma e Napoli a +1, dell’Atalanta a -1 e della Lazio a -2. Sono 7 le squadre racchiuse in appena 9 punti, un fattore che va aggiunto ai  -9 punti rispetto alla passata stagione per completare un quadro che già oggi mette in discussione l’operato di Pirlo.

Insomma il campionato è certamente più avvincente e parte del merito è del lavoro svolto dalle società per migliorare le rose a disposizione; ma anche in questo contesto, con i punti dello scorso anno, la Juventus si troverebbe in ogni caso prima in classifica. Appare dunque indubbio come proprio il calo prestazionale dei bianconeri abbia reso maggiormente avvincente la Serie A. La regina del campionato non è ancora battuta, ma le avversarie sentono l’odore del sangue e forse proprio in questo 2021 senza pubblico il campionato potrebbe cambiare padrone.