E’ capitato di leggere di storie di fratelli trovatisi ad affrontarsi da calciatori o da allenatori.
E’ capitato di leggere di padri che fanno ingaggiare i figli per lavorare con loro (si pensi ad Ancelotti o, in tempi più recenti, Pochettino – accusato di nepotismo in terra parigina).
E’ capitato di leggere di figli d’arte, in abbondanza nel calcio moderno (ma anche nel passato: si pensi a Sandro Mazzola figlio della leggenda del Grande Torino Valentino).
Di rado, però, s’è sentito di padre e figlio trovatisi a scontrarsi facendo parte degli staff tecnici di due squadre contrapposte.
E’ successo ieri sera: durante il derby ligure Spezia-Sampdoria (vinto dai padroni di casa per 2-1) si sono incontrati i Lorieri, figlio e padre.
Da un lato Fabrizio Lorieri, portiere con centinaia di presenze tra i professionisti, una importante parentesi alla Roma e una copertina dell’album Panini 1992/93, oggi preparatore dei portieri della Sampdoria.
Dall’altro il figlio Simone, classe ’87, a sua volta preparatore dei portieri dello Spezia (nonché personal trainer a Forte dei Marmi).
Una sfida tra padre e figlio decisamente insolita.