Prima ancora di Gianluigi Donnarumma (un anno prima, per la precisione) esordiva tra i pali dell’Udinese un portiere giovanissimo, considerato l’astro nascente tra i portieri della sempre prolifica scuola italiana: Simone Scuffet.
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Era il 1º febbraio 2014 e Scuffet esordiva a 17 anni in Bologna-Udinese.
Diventerà titolare per la fine della stagione 2013/14, mantenendo il posto anche dopo che il primo portiere Željko Brkić rientra dall’infortunio che lo aveva costretto acedere il posto al classe ’96 (che compirà 18 anni a maggio).
Scuffet diventa così l’obiettivo di parecchi top club e in estate arriva la proposta dell’Atletico Madrid, rifiutata per rimanere a Udine e completare la sua crescita.
La sua crescita, di lì in poi, andrà a rilento: Stramaccioni gli preferirà Karnezis e Scuffet sarà costretto dapprima ad andare in prestito al Como (con cui retrocede in Lega Pro da fanalino di coda della Serie B) e poi ad andare in prestito ai turchi del Kasimasa (subendo una media di 2,4 gol a partita).
In mezzo alle due esperienze (discretamente dimenticabili) due stagioni da secondo di Musso, prima del prestito con maggior successo allo Spezia, con tanto di promozione in Serie A – giunta al termine della scorsa stagione.
Adesso Scuffet ha 25 anni e vorrebbe giocare, come riportato dalla Gazzetta dello Sport qualche giorno or sono.
Ma per l’Udinese Scuffet è incedibile, anche in vista di una possibile cessione di Juan Musso (che è diventato sempre più uno dei migliori portieri del campionato italiano) a fine stagione.
Sarà poi per lui il momento di riprendersi la titolarità, a quasi 10 anni di distanza?