Pioli si è visto costretto a ridisegnare la propria formazione poche ore prima del match a causa della positività al Covid di Rebic e Krunic.
La positività al Covid-19 di Rebic e Krunic ha messo in forte difficoltà Stefano Pioli. L’allenatore del Milan giungeva al big match contro la Juventus privo di Bennacer e Ibrahimovic, i due calciatori che ad inizio stagione gli hanno permesso di agguantare la vetta della classifica. Domenica il rosso a Tonali ha aggiunto un’altra grana al tecnico, costringendolo a schierare titolare il mai troppo positivo Krunic. Ciò nonostante l’assenza del serbo ha causato un vuoto a centrocampo, poiché i rossoneri non hanno nessuno di ruolo da mettere sulla mediana al fianco di Kessie.
La sua assenza dunque, più di quella di Rebic, ha creato grattacapi al tecnico, il quale adesso è costretto ad inventarsi qualcuno nel ruolo di centrocampista davanti alla difesa o cambiare modulo. La seconda opzione è da scartare, visto che con il 4-2-3-1 il Milan si muove con i giusti automatismi e visto che il poco preavviso non ha permesso a Pioli di provare la formazione con un modulo differente. Una soluzione potrebbe essere quella di arretrare Calhanoglu, togliendo in questo modo una fonte d’ispirazione in avanti. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di adattare Calabria. Anche in questo caso si tratterebbe di un azzardo, visto che il terzino non possiede i tempi giusti per il ruolo e di certo non può dare geometrie in fase di ripartenza, ma il ragazzo ha dimostrato di saper essere molto accorto e concentrato in fase di copertura.
Più facile, come detto, la sostituzione di Rebic. Non perché il croato non sia un valore aggiunto, ma perché in quella posizione possono giocare Calhanoglu, Hauge, Leao e Brahim Diaz. Il portoghese, però, sarà schierato come centravanti e Calhanoglu ha trovato la sua dimensione da trequartista centrale. Probabile, dunque, che Pioli scelga per Calabria centrale davanti la difesa, Dalot come terzino destro e Hauge come esterno sinistro alto.